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Una vita spesa bene

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MG B rimase sul mercato per quasi vent’anni.

La MG B apparve sul mercato nel mese di Agosto del 1962. Era una roadster ben motorizzata, divertente da guidare che divenne ben presto un enorme successo commerciale, dando un grande impulso al mercato delle auto sportive. Non ci credete? Pensate che la MGB divenne l’auto sportiva di maggior successo al mondo per quasi due decenni. Niente male davvero.

La motivazione alla base di questa auto era semplice e ardua al tempo stesso: sostituire la MG A che era stata venduta in centomila esemplari, più o meno, ma che ormai era un prodotto datato e sul mercato da tempo. Una bella auto, comunque. Tuttavia, non era né spaziosa né abbastanza confortevole per le categorie più tranquille di appassionati di auto sportive e per lei era dura confrontarsi con la Triumph TR4 e la Sunbeam Alpine.

Al fine di riequilibrare l’ago della bilancia a favore della MG, la EX214 (questo il suo nome in codice) aveva bisogno di essere più spaziosa, più veloce, più bella e più facile da produrre. Ma la cosa più importante era il fatto che doveva incontrare i gusti della più ampia gamma di guidatori possibile ed essere venduta in notevole quantità nei più grandi mercati di esportazione. Niente di più, niente di meno.

Per ottenere questo, l’auto fu disegnata rispecchiando le tendenze stilistiche di quell’epoca. Non a caso aveva un look totalmente nuovo, ma molto gradevole ed equilibrato: doveva essere il modello di punta della gamma delle sportive MG. Il risultato andò straordinariamente bene, grazie al motore a 4 cilindri di 1.798 cc da 95 CV, alle sospensioni anteriori indipendenti ed allo sterzo a cremagliera. E se si esagerava con il gas in curva la tendenza al sovrasterzo di potenza si manifestava in modo progressivo, evitando di mettere in difficoltà anche i guidatori meno esperti.

Il vero grande problema nei primi anni di vita della MG B era il fatto che ad Abingdon in Inghilterra, dove veniva prodotta, si faticava a stare dietro a una domanda che si manteneva su livelli elevati. Le vendite – in particolar modo negli Stati Uniti – decollarono rapidamente, con 16.931 esemplari prodotti nel primo anno. Ma continuarono a crescere con un picco di 40.471 nel 1970-71. E la MG ci teneva a mantenere attuale il suo modello di punta: la B fu ritoccata più volte e andò bene nella fase centrale della sua carriera.

Poi seguì una serie di occasioni perdute. La MG C con il suo vigoroso 6 cilindri in linea (e nonostante la successiva adozione del motore Rover V8 ex-Buick) non ebbe il successo sperato. E per quanto riguarda i paraurti in gomma apparsi sulla B nel 1974, imposti dalle normative americane, sebbene ben integrati nella linea, va detto che non piacquero a molti. Però bisogna riconoscere, a onor del vero, che comunque la MG B si vendette bene fino alla fine. E non avrebbe potuto essere rimpiazzata da alcun altro modello, anche se nel gruppo Leyland, di cui MG faceva parte, si tentò invano di farlo con la sfortunata Triumph TR7 del 1974. L’ultima MG B  uscì dalla linea di produzione di Abingdon il 23 Ottobre 1980, dopo 514.852 esemplari prodotti e quasi un ventennio trascorso sui più importanti mercati di auto sportive internazionali. Ancor oggi è molto amata da chi ne possiede una.

Lunga vita alla MG B!

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